04 Novembre 2008



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Pc, utile amico! Però gli occhi...

Negli anni abbiamo assistito a un vero e proprio boom tecnologico: nella vita quotidiana,sia sul lavoro sia a casa, utilizziamo continuamente apparecchiature video e schermi. In particolare Internet ha rivoluzionato la nostra vita. Per capire quale sia lo stress a cui sono sottoposti gli occhi di un lavoratore impegnato in attività al videoterminale basta pensare che, secondo Susan Stenson docente di oftalmologia alla New York University... Negli anni abbiamo assistito a un vero e proprio boom tecnologico: nella vita quotidiana,sia sul lavoro sia a casa, utilizziamo continuamente apparecchiature video e schermi. In particolare Internet ha rivoluzionato la nostra vita e il numero degli utenti è in continua espansione. In base ai dati Audiweb riferiti al mese di aprile 2008, risulta che gli internauti italiani che si sono connessi al web, almeno una volta durante tutto il mese, sono stati 23 milioni, in netta crescita rispetto al 2007. Di questi la maggior parte ha navigato da casa, con un tempo medio di fruizione di poco superiore alle 13 ore mensili, mentre dall’ufficio la media di permanenza online è di ben 27 ore. Questi dati sono indicativi di come sono cambiate le nostre abitudini, di lavoro e di vita, nel corso di pochi anni. Computer, tv e videogame sono entrati ormai di diritto nella nostra routine quotidiana e grazie a loro anche il nostro lavoro è molto più “semplice e leggero”. Questo, però, non signifi ca che l’utilizzo della tecnologia non comporti degli svantaggi, in alcuni casi anche fisici: con il passare degli anni, al pari dello sviluppo degli strumenti tecnologici, abbiamo assistito ad un aumento dei problemi legati all’affaticamento oculare.
Fino a qualche decennio fa la maggior parte delle persone che soffriva di questo tipo di disturbi erano intellettuali e “topi da laboratorio”, ma oggi questo tipo di affaticamento riguarda tutti: studenti, manager, impiegati, liberi professionisti. Da una recente ricerca condotta da Ipsos Healt, su un campione di 1000 adulti, è emerso che circa un terzo degli intervistati avverte quotidianamente un fastidio visivo dovuto all’affaticamento oculare.
Per capire quale sia lo stress a cui sono sottoposti gli occhi di un lavoratore impegnato in attività al videoterminale basta pensare che, secondo Susan Stenson docente di oftalmologia alla New York University, nel corso di una giornata normale i nostri occhi impiegano la stessa quantità di energia necessaria alle gambe per percorrere 50 chilometri.Gli specialisti della visione definiscono i vari sintomi derivanti da un utilizzo intensivo del computer con una sigla Cvs “Computer Vision Syndrome” e tra questi ci sono: tensione oculare o affaticamento dell’occhio, bruciore oculare, riduzione del battito palpebrale, sensazione di occhio secco, sensibilità alla luce, visione sfuocata, mal ditesta, dolore alle spalle, al collo o alla schiena. Le cause sono molte e dipendono sia da fattori esterni (illuminazione, rifl essi, postura), sia da cause intrinseche alla struttura stessa dei computer: basta pensare che le immagini che compaiono sul display sono costituite da milioni di pixel e gli occhi, per vedere sempre le forme nitide e ben defi nite, sono costretti a continue messe a fuoco. Ultima novità in materia e in linea con le direttive europee è il decreto legislativo 9/2008: questa legge tutela il benessere dell’operatore al videoterminale stabilendo precise norme di comportamento all’interno dei luoghi di lavoro e controlli alla vista obbligatori, che devono essere ripetuti periodicamente, pena sanzioni amministrative e penali.
Per quanto riguarda l’uso di lenti da vista, questo non è da considerarsi un ostacolo all’utilizzo del pc, anche se non tutte le correzioni sono adeguate per vedere a distanza ravvicinata (in particolare per i soggetti presbiti o con difetti associati alla presbiopia). Le soluzioni, comunque, esistono: ci sono le  lenti progressive per il pc, chiamate anche lenti a profondità di campo, e particolari trattamenti selettivi per le lenti che conferiscono maggior comfort visivo. Per evitare questi fastidi è importante effettuare un controllo preventivo dall’ottico optometrista: lui saprà suggerire come ridurre l’affaticamento visivo e indicare la soluzione più idonea ai problemi di ciascuno.



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