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Computer Vision Syndrome: sintomi e rimedi di un disturbo del nostro tempo
Nelle nostre giornate lavorative trascorriamo sempre più tempo davanti allo schermo del computer. Gli occhi sono l’unico mezzo attraverso il quale otteniamo le informazioni necessarie a svolgere il lavoro al video terminale. In una normale giornata di lavoro davanti allo schermo gli occhi possono fare fino a 50.000 micromovimenti oculari e il sistema accomodativo (la messa a fuoco dell’immagine) viene sollecitato migliaia di volte... Quando a lavorare sono i nostri occhi... Nelle nostre giornate lavorative trascorriamo sempre più tempo davanti allo schermo del computer. Gli occhi sono l’unico mezzo attraverso il quale otteniamo le informazioni necessarie a svolgere il lavoro al video terminale. In una normale giornata di lavoro davanti allo schermo gli occhi possono fare fino a 50.000 micromovimenti oculari e il sistema accomodativo (la messa a fuoco dell’immagine) viene sollecitato migliaia di volte. Inoltre vengono esercitate molte attività importanti tra cui quelle cinestetiche e cognitive (oltre agli occhi, anche mano ed encefalo lavorano attivamente) quindi il coordinamento mano occhio deve essere performante. Lavorare al computer per molte ore può causare un elevato grado di stress fisico e psichico e la conseguenza è una maggiore predisposizione a sviluppare problemi oculari o altri disturbi correlati alla vista. Gli specialisti della visione definiscono i sintomi derivanti da un utilizzo intensivo del computer con una sigla CVS “ computer vision syndrome”, questi sintomi sono evidenti in 7 utilizzatori professionali su 10. Quali sono i sintomi della Computer Vision Syndrome? I sintomi possono essere molti e si possono presentare contemporaneamente; i più frequenti sono: • Tensione oculare o affaticamento del sistema visivo; • Bruciore oculare; • Riduzione del battito palpebrale; • Sensazione di occhio secco; • Sensibilità alla luce (fotofobia); • Visione sfuocata o sdoppiata; • Mal di testa; • Dolore alle spalle, al collo o alla schiena. La CVS colpisce solo gli operatori professionali? No, anche chi studia o utilizza il PC per divertirsi può avere sintomi analoghi, non è importante la qualità del lavoro svolto bensì la quantità e l’ambiente nel quale si svolge l’attività. Mio figlio passa ore davanti al pc e alla consolle dei videogiochi. Che fare? Anche in questo caso è necessario effettuare un controllo dall’ottico optometrista che attraverso una serie di test potrà verificare l’assenza di ametropie (difetti della vista) o la presenza di una CVS (computer vision syndrome) ed eventualmente indicare la soluzione idonea. L’origine del problema visivo non è dato tanto dall’esposizione davanti allo schermo quanto dalla scorretta postura, da una lunga permanenza in condizioni ambientali non idonee e dalla scarsa igiene visiva. Si possono prevenire i fastidi? Si. Ci sono alcune norme di igiene visiva da seguire come la corretta illuminazione dell’ambiente. Per esempio sono da evitare situazioni di luce riflessa sullo schermo o un elevato contrasto con l’ambiente circostanze. Inoltre è consigliabile l’utilizzo di monitor piatti ad alta risoluzione. Chi utilizza il pc, come può superare i difetti della vista? L’utilizzo di lenti da vista non sono un ostacolo all’utilizzo del pc ma non tutte le correzioni sono adeguate per vedere a distanza ravvicinata, in particolare per i soggetti presbiti o con difetti associati alla presbiopia (quel difetto della vista che crea difficoltà nella visione da vicino). Esistono lenti appositamente studiate tra cui quelle progressive per il pc chiamate anche lenti a profondità di campo (vedi immagine a lato). Oltre a queste soluzioni esistono particolari trattamenti selettivi che applicati sulle lenti conferiscono maggior comfort visivo. L’ottico optometrista è in grado di prescrivere e fornire la soluzione più idonea ai problemi della visione oltre a suggerire come ridurre l’affaticamento visivo. |
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