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Aberrazione |
il termine è comunemente utilizzato in Ottica per definire una visione non nitida e non simile all'oggetto osservato, ottenuta attraverso l'utilizzo di lenti o sistemi di lenti.
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Accomodazione |
valore refrattivo del cristallino indotto da una variazione di potere di quest'ultimo.
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Acutezza |
in Optometria, il metodo più comune per valutare la funzione visiva di un occhio consiste nel misurare la sua acutezza, cioè quanto in realtà lo stesso percepisce.
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Afachia |
condizione in cui il cristallino è assente dall'area pupillare, ad esempio a seguito di intervento di cataratta.
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Albini |
Ottotipo particolare utilizzato per bambini o analfabeti costituito da E poste in varie direzioni.
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Ambliopia |
visione di uno o entrambi gli occhi sfuocata, anche attraverso la correzione.
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Ametropia |
situazione in cui i raggi provenienti nell'occhio dall'infinito, non cadono sulla retina in condizioni di massima accomodazione negativa.
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Ampiezza |
termine usato per diverse definizioni, dall'ampiezza accomodativa a quella binoculare, a quella residua in cicloplegia. Generalmente si definisce ampiezza accomodativa la quantità totale di accomodazione che il cristallino può effettuare.
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Analisi Visiva |
procedura che consente di determinare l'entità di una compensazione ottica e/o prismatica oppure l'opportunità di un trattamento di visual training.
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Angolo |
terminologia molto utilizzata per definire i vari angoli di direzione dello sguardo, di incidenza dei raggi di luce su una superficie, di inclinazione e rifrazione degli stessi, visuale, di inclinazione delle aste e della montatura, ecc.
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Aniseiconia |
Condizione in cui le immagini che arrivano alla corteccia visiva differiscono per grandezza e forma.
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Anisoforia |
condizione attraverso la quale i due occhi, corretti con poteri differenti, ottengono visione binoculare solo mediante attività delle vergenze fusionali di entità diversa nelle varie posizioni di sguardo.
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Anisometropia |
condizione in cui i due occhi presentano gradi di ametropia diversi.
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Annebbiamento |
condizione attraverso la quale durante l'analisi visiva, si crea nel soggetto una situazione di visione sfuocata, introducendo nel forottero lenti positive, creando cioè una situazione di "ametropia artificialmente indotta".
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Antimetropia |
condizione in cui un occhio è miope e l'altro ipermetrope.
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Apice |
spigolo delimitato dall'incontro in un punto di due superfici, ad esempio in un prisma.
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Area |
terminologia vastissima. In ottica si definisce ad esempio area visiva o zona ottica, quella superficie corneale anteriore utilizzata per la visione e misurabile nel corso di una normale analisi visiva.
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Asse |
anche qui i significati sono molteplici. Comunemente si utilizza questo termine ad esempio per prescrivere l'asse o l'orientamento dei cilindri correttori in caso di astigmatismi.
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Aste |
parte della montatura, comunemente definite anche stanghette o tempiali.
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Astenopia |
sintomatologia che genera annebbiamenti della visione, cefalea, dolori oculari, iperemia congiuntivale, caratterizzata dalla impossibilità a proseguire per lungo tempo un lavoro da vicino, generalmente dovuta ad attività accomodative dei cristallini che si svolgono con difficoltà.
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Astigmatismo |
condizione di ametropia, che genera visione sfuocata a tutte le distanze, che avviene quando i raggi rifratti in entrata nell'occhio non si raccolgono in un punto, ma formano un conoide.
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